LE POLITICHE DI GENERE DELLA REGIONE

 

Nella  legislatura 2010/2015,  la Regione ha cambiato ed ampliato la sua impostazione sulle politiche di genere ed ha inteso inserire un'ottica di genere in tutte le  fasi di impostazione e programmazione delle politiche regionali per  assicurare pari opportunità, rimuovere gli "svantaggi sistemici", contribuire ad eliminare gli stereotipi di genere, costruire un sistema di azioni per la scuola, per la conciliazione/ condivisione dei tempi di  vita e di lavoro,  per  sostenere il lavoro e le  professionalità femminili ma, soprattutto, per aprire la strada a nuove forme di cittadinanza e convivenza tra donne e uomini.

Nuove forme di cittadinanza e convivenza sono quindi al centro di una agenda politica che, partendo  dal riconoscimento del valore della libertà femminile,  promuove una nuova civiltà delle relazioni tra donne e uomini, più giuste e rispettose delle differenze, basate sul principio dell'interdipendenza che lega tra di loro gli esseri umani e questi ad altri esseri viventi, alle risorse naturali, produttive e culturali, in un'ottica di condivisione delle responsabilità tra i sessi, le generazioni, le genti . 

 La presenza sempre più attiva e competente delle donne nel governo della vita quotidiana e della cosa pubblica impone la valorizzazione del loro apporto e dei loro saperi, generativi di una nuova idea del vivere sociale e  della consapevolezza che  il mondo di oggi ha bisogno della partecipazione,  del lavoro e della cura di tutti. 

 La delega alle politiche di genere è  esercitata  dalla  Presidente della Regione  Catiuscia Marini così come espresso nel Programma di Governo 

 L'obiettivo dell'azione  istituzionale è  quello di individuare, nel contesto della realtà regionale e della condizione di vita  delle donne umbre, le priorità di intervento e, contemporaneamente, di impostare un lavoro di più lungo periodo.  

Sono  stati istituiti, quindi, un Comitato scientifico, composto da esperte/i, a supporto della Presidente e dell'intero sistema regionale e il Tavolo regionale delle politiche di genere, per rendere concretamente operante il principio del gender mainstreaming: dell'integrazione, cioè, delle politiche  di genere in tutte le politiche e in tutti gli strumenti di programmazione della Regione. Si è avviato  un percorso seminariale,  costituito da approfondimenti tematici,  itinerante nelle principali  città umbre, dove  esperte/i si sono confrontate/i  con donne delle istituzioni, della scuola, dell'università, del lavoro dell'impresa e del mondo delle associazioni femminili e femministe per fare dell'Umbria  un laboratorio politico culturale permanete delle politiche di genere.

Questo lavoro ha dato vita al D.D.L. "Norme per le politiche di genere e per una nuova civiltà delle relazioni tra donne e uomini" che è stato partecipato attraverso incontri e discussioni con la rete regionale delle politiche di genere, già coinvolta nel percorso seminariale.

Intervento della Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini

Intervento della Coordinatrice Ambiente, energia, riforme istituzionali e affari generali  Ernesta Maria Ranieri
 

Per informazioni ed approfondimenti rivolgersi a:

Dott. Stefano Strona Tel. 075504513 email sstrona@regione.umbria.it

Dott.ssa  Donatella Massarelli Tel. 0744484446 email dmassarelli@regione.umbria.it

Dott.ssa  Daniela Foschi  Tel. 0744484406 email dfoschi@regione.umbria.it